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Pubblico·45 membri

Ho licenziato Dio

Gettato via un amore

Per costruirmi il vuoto

Nell'anima e nel cuore

Le parole che dico

Non han più forma né accento

Si trasformano i suoni

In un sordo lamento

Mentre fra gli altri nudi

Io striscio verso un fuoco

Che illumina i fantasmi

Di questo osceno giuoco

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Chi mi riparlerà

Di domani luminosi

Dove i muti canteranno

E taceranno i noiosi

Quando riascolterò

Il vento tra le foglie

Sussurrare i silenzi

Che la sera raccoglie

Io che non vedo più

Che folletti di vetro

Che mi spiano davanti

Che mi ridono dietro

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Perché non hanno fatto

Delle grandi pattumiere

Per i giorni già usati

Per queste ed altre sere

E chi, chi sarà mai

Il buttafuori del sole

Chi lo spinge ogni giorno

Sulla scena alle prime ore

E soprattutto chi

E perché mi ha messo al mondo

Dove vivo la mia morte

Con un anticipo tremendo?

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Quando scadrà l'affitto

Di questo corpo idiota

Allora avrò il mio premio

Come una buona nota

Mi citeran di monito

A chi crede sia bello

Giocherellare a palla

Con il proprio cervello

Cercando di lanciarlo

Oltre il confine stabilito

Che qualcuno ha tracciato

Ai bordi dell'infinito

Come potrò dire a mia madre che ho paura?

Tu che m'ascolti insegnami

Un alfabeto che sia

Differente da quello

Della mia vigliaccheria



simonamarceno
simonamarceno
١٣ أكتوبر ٢٠٢٣

Daniel...... questa canzone mi fa pensare a voi figli .... quando si parla con le madri si può dire tutto . Senza un "come".

Ciaoooo

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